BENESSERE ECONOMICO
“Una montagna che produce: i settori produttivi “
Quali sono le attività prevalenti in montagna? In questo caso ci è parso più adeguato guardare non solo alle imprese attive, ma anche alle sedi secondarie di imprese che magari hanno la casa madre al di fuori dei comuni oggetto d’indagine (localizzazioni).
Complessivamente, al 31 dicembre 2018, le localizzazioni (imprese e unità locali) sono 7.671, e manifestano una riduzione di 29 unità rispetto all’anno precedente, data da una perdita di 15 nel Tarvisiano e di 21 in Carnia, mentre nella zona delle Valli e delle Dolomiti friulane si riscontra un aumento di 7 unità.
Il terziario conta 4.357 localizzazioni e incide per il 57%: nello specifico, il commercio per il 22%, i servizi di alloggio e ristorazione per il 15% e gli altri servizi per il 20%. Il terziario perde 14 unità, ma al suo interno si riscontrano dinamiche diverse: positive per l’alloggio e la ristorazione (+4 unità), negative per il commercio e gli altri servizi (rispettivamente -10 e -8 unità).
Il settore primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca) rappresenta il 15% e aumenta il numero di localizzazioni attive, passando dalle 1.160 del 2017 alle 1.177 dell’anno successivo.
L’industria e le costruzioni incidono per il 14% ciascuno; entrambi i settori denotano una flessione nel biennio, con una perdita rispettivamente di 11 e di 37 unità.
Localizzazioni attive al 31/12/2018 per settore economico
Benchmark
Non disponendo di dati comparabili con il livello di dettaglio esistente per le aree montane del FVG questa azione non è proponibile per questo capitolo.
Tavola 4.5 a) Area della Carnia – una montagna che produce: i settori produttivi
L’incidenza dei diversi settori in Carnia non si discosta in maniera significativa da quella dell’area montana, ma presenta comunque specificità proprie: il peso dell’edilizia è leggermente superiore (15% rispetto a 14%) e la sua riduzione più contenuta; quello del commercio di due punti percentuali inferiore (20% rispetto a 22%), a vantaggio dell’ospitalità e degli altri servizi (rispettivamente 17% e 21%).
Tuttavia, diversamente dal trend generale, il numero di localizzazione nel settore dell’alloggio e della ristorazione si contrae (da 596 a 587). Il peso dell’agricoltura è inferiore (12% rispetto a 15%), ma il numero di localizzazioni sale da 431 a 440.
Fonte: elaborazione su dati InfoCamere
SETTORE ECONOMICO | 2017 | 2018 | var. ass. 18-17 | incidenza 2018 |
Agricoltura | 401 | 410 | 9 | 12,3% |
Industria | 491 | 486 | -5 | 14,6% |
Costruzioni | 518 | 507 | -11 | 15,3% |
Commercio | 673 | 667 | -6 | 20,1% |
Ospitalità | 526 | 527 | 1 | 15,9% |
Terziario | 724 | 723 | -1 | 21,8% |
n.c. | 2 | 1 | -1 | 0,0% |
TOTALE LOCALIZZAZIONI ATTIVE | 3.335 | 3.321 | -14 | 100,0% |
imprese attive | 2.524 | 2.480 | -44 |
Tavola 4.5 b) Area del Ferro Val Canale – una montagna che produce: i settori produttivi
Nella zona della Val Canale e del Canal del Ferro, fra il 2017 e il 2018, il numero di localizzazioni scende da 1.254 a 1.239 (-1,2% rispetto al -0,4% dell’area montana nel suo complesso); la riduzione interessa in misura diversa quasi tutti i settori, eccezion fatta per il commercio (che sale da 348 a 350) e soprattutto per l’ospitalità (11 unità in più, da 246 a 257) che sono anche i settori in cui si concentra il maggior numero di attività.
Il commercio incide per il 28% e i servizi di alloggio e ristorazione per il 21% (ricordiamo che nella montagna le percentuali sono rispettivamente del 22% e del 15%); di converso, si riduce le incidenze delle attività industriali (9%), agricole e edili (11% ciascuno).
Fonte: elaborazione su dati InfoCamere
SETTORE ECONOMICO | 2017 | 2018 | var. ass. 18-17 | incidenza 2018 |
Agricoltura | 145 | 142 | -3 | 11,5% |
Industria | 109 | 106 | -3 | 8,6% |
Costruzioni | 151 | 140 | -11 | 11,3% |
Commercio | 348 | 350 | 2 | 28,2% |
Ospitalità | 246 | 257 | 11 | 20,7% |
Terziario | 254 | 243 | -11 | 19,6% |
n.c. | 1 | 1 | 0 | 0,1% |
TOTALE LOCALIZZAZIONI ATTIVE | 1.254 | 1.239 | -15 | 100,0% |
imprese attive | 926 | 903 | -23 |
Tavola 4.5 c) Area delle Valli e Dolomiti Friulane – una montagna che produce: i settori produttivi
Nell’area delle Valli e delle Dolomiti friulane, dove il numero di localizzazioni è in leggera crescita (+7 unità), il settore agricolo incide significativamente di più rispetto alle altre aree, raggiungendo il 21% e aumentando del 2% nel biennio in esame (da 584 a 595 unità); anche il peso dell’industria è superiore a quello dell’area montana nel suo insieme (16%).
Il numero di localizzazioni attive si mantiene sostanzialmente stabile (perde una unità). Si riduce conseguentemente l’incidenza del terziario (50%), in particolare dei comparti dell’ospitalità e dei servizi diversi dal commercio (incidono rispettivamente per l’11% e per il 18%) che presentano comunque un numero di attività in crescita (+14 nel biennio).
Fonte: elaborazione su dati InfoCamere
SETTORE ECONOMICO | 2017 | 2018 | var. ass. 18-17 | incidenza 2018 |
Agricoltura | 584 | 595 | 11 | 20,7% |
Industria | 466 | 465 | -1 | 16,2% |
Costruzioni | 386 | 372 | -14 | 12,9% |
Commercio | 622 | 620 | -2 | 21,6% |
Ospitalità | 305 | 307 | 2 | 10,7% |
Terziario | 504 | 516 | 12 | 17,9% |
n.c. | 2 | 1 | -1 | 0,0% |
TOTALE LOCALIZZAZIONI ATTIVE | 2.869 | 2.876 | 7 | 100,0% |
imprese attive | 2.372 | 2.355 | -17 |