
Mossi dalla Terra
Cavazzo Carnico: il Comune della Carnia più colpito dal terremoto del 1976
A 40 anni di distanza da quel tremendo evento del 1976 che ha messo in ginocchio questa zona del Friuli, si è pensato ad un progetto in grado di ricordare quanto fatto in passato e l’esodo degli abitanti di Cavazzo Carnico verso il litorale friulano, verso i comuni di Agra e Dumenza in provincia di Varese e verso Modena.
È in questo modo che è nato il progetto “Mossi dalla Terra”, voluto dal Comune di Cavazzo Carnico in collaborazione con le Associazioni locali. Il Comune più colpito della zona della Carnia vuole così anche lasciare alle nuove generazioni memoria di quanto accaduto.
Per Cramars si è trattato di un progetto, una ricerca e un ciclo di eventi per ricordare, a quarant’anni di distanza, l’esodo dei cittadini di Cavazzo Carnico dopo il sisma del 1976.
Molto si è scritto e raccontato sul terremoto del 1976 che ha colpito la nostra terra e ha messo in ginocchio le nostre comunità, portando distruzione e disperazione. Fiumi di pagine e di immagini che per lo più hanno documentato la forza distruttrice del terremoto su case, strade, chiese, fabbriche, caserme e patrimonio artistico. Grande rilevanza ha avuto il capitolo della ricostruzione chiamato “Modello Friuli”, per noi friulani un orgoglio, tanto da essere definito un’eccellenza nazionale, che ancora oggi viene citato come esempio da riproporre perché ha consentito di concretizzare, grazie a una sinergia di fattori, una ricostruzione completa.
Poco invece è stato scritto sulle persone che, in particolare nel post terremoto di settembre, hanno dovuto abbandonare il paese per trovare rifugio altrove, in luoghi più sicuri. Nasce da questa constatazione l’idea dell’Amministrazione comunale di Cavazzo Carnico di raccogliere, in occasione del 40° anniversario, documentazione e testimonianze per raccontare quei momenti che segnarono profondamente la nostra gente, prima che le persone più anziane e quanti hanno vissuto questa dolorosa esperienza, se ne vadano.