Scuola estiva in Val Resia

GRAZIE ANCHE A CRAMARS, RIPRISTINANDO IL BOSCO SI STUDIANO I CAMBIAMENTI CLIMATICI

Da un’idea della cooperativa di Tolmezzo, In Val di Resia, nelle zone danneggiate lo scorso anno dal ciclone Vaia, un inedito campo estivo del Centro interdipartimentale “Giacomo Ciamician” dell’Università di Trieste in collaborazione con il Parco naturale delle Prealpi Giulie e le associazioni Aree Fragili e Vivistolvizza.

Il percorso unisce didattica ed esperienza sul campo per insegnare ai ragazzi la complessità dei fenomeni ambientali e dei temi sociali, politici ed economici a essi collegati
TOLMEZZO, XX AGOSTO 2019 – Come ripristinare i boschi della Val di Resia, gravemente danneggiati dal ciclone Vaia, che si è abbattuto sulle zone montane del Nordest a fine dello scorso ottobre?

Ci ha pensato Cramars, cooperativa per l’innovazione e la formazione professionale con sede a Tolmezzo, rendendo possibile un inedito un campo estivo che coniuga didattica in aula, esplorazione del territorio, lavori di manutenzione e relazioni con associazioni e le popolazioni locali.

Frutto della collaborazione coordinata da Cramars il Centro interdipartimentale “Giacomo Ciamician” dell’Università di Trieste, il Parco naturale delle Prealpi Giulie e delle associazioni Aree Fragili e Vivistolvizza, il campo estivo conclusosi la scorsa settimana ha visto la partecipazione di decina di studenti dai 19 ai 28 anni, di diversi corsi di laurea e di dottorato di UniTs, guidati dai docenti Michele Pipan, geofisico, e Giorgio Osti, sociologo dell’ambiente e del territorio.

Un’esperienza sicuramente significativa per questi giovani che hanno potuto “conoscere attraverso il lavoro”, osservare con i propri occhi gli effetti dei cambiamenti climatici, valutarne personalmente l’impatto socio-ambientale e, non ultimo vivere in prima persona lo spirito di solidarietà attraverso il quale i friulani già si distinsero dopo il terremoto del ’76.

Un percorso formativo di cinque giorni: le mattinate sono state dedicate alle escursioni e al lavoro sul territorio insieme alle associazioni e i ragazzi hanno appreso le tecniche di manutenzione di un sentiero, come si falcia e si raccoglie il fieno.
I pomeriggi, invece, sono stati dedicati alla didattica in aula con il rettore uscente di UniTs Maurizio Fermeglia, Michele Pipan, Giovanni Carrosio (UniTs) Viviana Ferrario (Iuav di Venezia), Giancarlo Sturloni (Sissa), Alessandra Marin (UniTs) e Stefano Santi (direttore del Parco Prealpi Giulie): approfondimenti sul tema dei cambiamenti climatici, sulla connessione di questi con le fonti energetiche e sulle conseguenze a livello politico ed economico che questi fenomeni comportano.
Si è inoltre parlato di percezione, comunicazione e cultura del rischio ambientale e si è riflettuto sul “governo del territorio” e di percezione, comunicazione e cultura del rischio ambientale.

una piccola esperienza, ma significativa, svoltasi a Resia ad Agosto