Montagne Attive

Territori rigenerati da nuove pratiche di sviluppo

Le montagne contemporanee sono diventate un mosaico sempre più frammentato e multiscalare di territori e paesaggi, complessi e poliedrici. Si tratta di una situazione generata da una sperimentazione spontanea innovativa, da una multidimensionalità delle politiche, da una pluralità di  progetti di valorizzazione, da una ri-definizione delle pratiche, la cui sommatoria sta producendo una proposizione di modelli alternativi di sviluppo, di ri-configurazione di usi dello spazio, di visioni ambientali e ambientaliste, di narrazioni diverse che favoriscono nuovi progetti di territorio.

Il Convegno
Il Convegno avrà uno spiccato carattere di trans/multidisciplinarietà come è nell’approccio dell’Associazione Dislivelli e del Dipartimento Dist del Politecnico e Università di Torino.
L’idea del convegno parte dalla consapevolezza che le montagne contemporanee sono diventate un mosaico sempre più frammentato e multiscalare di territori e paesaggi, complessi e poliedrici. Si tratta di una situazione generata da una sperimentazione spontanea innovativa, da una multidimensionalità delle politiche, da una pluralità di progetti di valorizzazione, da una ri-definizione delle pratiche, la cui sommatoria sta producendo una proposizione di modelli alternativi di sviluppo, di ri-configurazione di usi dello spazio, di visioni ambientali e ambientaliste, di narrazioni diverse che favoriscono nuovi progetti di territorio.
Possiamo dunque parlare di una sommatoria di contesti, rispetto alla quale c’è ancora molta vaghezza.
Di fatto, abbiamo oggi di fronte una geografia della montagna in divenire che mette al centro processi di re-insediamento in aree spopolate, di cucitura di territori sfilacciati da un’urbanizzazione che ha seguito matrici fordiste dello sviluppo, di rifunzionalizzazione di spazi aperti e di elementi del patrimonio edilizio storico con sguardi culturali innovanti, di integrazione tra urbanità e montanità attraverso dinamiche di gentrification alpina, di pluralismo culturale, etc. ma abbiamo anche processi di ampliamento di comprensori sciistici, progetti di nuove e impattanti infrastrutture, la continua realizzazione di seconde case, le grandi sfide degli eventi mondiali, l’impegno sul cambiamento climatico (almeno di qualcuno)….
Mai come in questo momento le montagne mettono alla prova il senso profondo dello sviluppo locale, affermando con forza l’impossibilità di una ricetta unica, di “una” politica della montagna e richiamano invece ad uno sforzo (che è poi la sfida) molto più profondo e complesso che è quello dell’integrazione. Integrazione che permette la definizione di sistemi territoriali urbano-montani in grado di auto-progettarsi e auto-rappresentarsi. Ancora, sistemi che fanno uscire le montagne marginali, tradizionalmente caratterizzate da spopolamento, difficile accessibilità, declino economico, dall’isolamento attraverso nuove relazioni con il centro. A partire da questo quadro il convegno affronterà alcune questioni principali:

  •  La questione metro-montana e gli strumenti di governo del territorio (governance, consumo del suolo, servizi ecosistemici…)
  •  L’abitare di qualità nei territori montani (nuovi stili di vita, vecchi e nuovi montanari, migranti per scelta o per forza, cooperative sociali, gestione comunitaria dei beni comuni, forme di autogoverno…
  •  L’economia che si (r)innova dentro la montagna (nuova imprenditorialità, distretti montani, pratiche di turismo sostenibile, green e soft economy…)

La partecipazione al convegno è gratuita ed è aperta a tutti coloro che sono interessati a questi temi.

Call for poster
La Call for poster, lanciata dall’Associazione Dislivelli in collaborazione con il Dipartimento Dist del Politecnico e Università di Torino e con Uncem Nazionale, intende essere l’occasione per far emergere le tante declinazioni possibili della nuova stagione di sviluppo che le montagne stanno sperimentando. In questo senso, l’obiettivo della Call è quello di costruire un mosaico di esperienze dedicato all’individuazione di innovazioni e sperimentazioni che hanno avuto come obiettivo la rigenerazione e lo sviluppo dei territori montani attraverso:

  • la capacità di rovesciare una visione tradizionale e stereotipata della montagna
  • la costruzione di un progetto in grado di generare impatti positivi sul territorio
  • l’implementazione in chiave innovativa di attività economiche/culturali/sociali, specialmente se rivolte a green economy, multiculturalità, nuove forme di cooperazione etc..
  • la riduzione di gap territoriali eventualmente presenti

Il Poster è visto quindi occasione per costruire il racconto di ciò che si muove dentro le montagne attraverso esperienze già concluse o in fase di conclusione di livello territoriale attraverso progetti complessi che intrecciano settori e soggetti.
Per partecipare alla Call si richiede di inviare un poster che dovrà contenere: Titolo, Autori, Obiettivi del lavoro esposto, illustrazione dell’esperienza. Il poster avrà formato A1 verticale e dovrà essere spedito in formato .pdf

AGGIORNAMENTO:

Alla luce dell’emergenza virus Covid-19, che vede tutti noi impegnati a frenare l’espandersi del fenomeno, la data del convegno Montagne Attive, che avrebbe dovuto tenersi l’8 di maggio a Torino, viene posticipata al 18 settembre 2020, sempre presso il Castello del Valentino, sede del Dist.
Alla luce di tale proroga, gli organizzatori, l’Associazione Dislivelli e il Dipartimento Dist del Politecnico e Università di Torino, in collaborazione con Uncem Nazionale e Fondazione Montagne Italia, hanno deciso di spostare la data di scadenza dell’invio delle call for poster dal 20 marzo al 30 maggio.

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L’idea del convegno, posticipato al 18 settembre 2020, parte dalla consapevolezza che le montagne contemporanee sono diventate un mosaico sempre più frammentato e multiscalare di territori e paesaggi, complessi e poliedrici. Si tratta di una situazione generata da una sperimentazione spontanea innovativa, da una multidimensionalità delle politiche, da una pluralità di progetti di valorizzazione, da una ri-definizione delle pratiche, la cui sommatoria sta producendo una proposizione di modelli alternativi di sviluppo, di ri-configurazione di usi dello spazio, di visioni ambientali e ambientaliste, di narrazioni diverse che favoriscono nuovi progetti di territorio.
Possiamo dunque parlare di una sommatoria di contesti, rispetto alla quale c’è ancora molta vaghezza.

Segui la notizia intera sul sito www.dislivelli.eu

Oppure per maggiori informazioni:
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